Fondi statali insufficienti per l’assistenza agli studenti disabili, il comune integra oltre il 90%

Il Comune di Novi Ligure si trova ad affrontare un’importante sfida per quanto riguarda l’assistenza alle autonomie degli alunni disabili. Dei 440 mila euro necessari per sostenere il servizio, il Comune copre circa 400 mila euro, mentre lo Stato contribuisce solo per il restante 10%. Attualmente, 57 minori usufruiscono di questo servizio, ma il numero è in costante crescita, sollevando preoccupazioni per il futuro.

Il problema è emerso durante l’ultima riunione della commissione consiliare Bilancio, e sarà discusso ulteriormente durante la riunione del consiglio comunale previsto per mercoledì 23 ottobre, che sarà chiamato ad approvare il bilancio preventivo 2024-2026.
Il sindaco Rocchino Muliere e l’assessore alla Pubblica istruzione Stefano Moro hanno confermato che il Comune continuerà a fare la propria parte. Tuttavia, hanno avvertito che, se le richieste continueranno ad aumentare senza un maggiore supporto da parte dello Stato, potrebbe essere necessario rimodulare il sistema di assistenza, con conseguenze per le famiglie dei giovani disabili e le scuole. Al momento, si tratta di uno scenario ipotetico, ma non impossibile.

Fatti i conti, se il comune non integrasse le quote dello stato, solo 6 dei 57 minori di oggi sarebbe seguiti.

L’assistenza alle autonomie è un servizio gestito dal Consorzio dei servizi sociali (Csp) del Novese, che riunisce trenta Comuni. Per l’anno scolastico 2023-2024, il Csp ha stanziato circa 531 mila euro per queste attività, affidate a una cooperativa sociale. Fino al 31 dicembre, il servizio è stato prorogato con una spesa aggiuntiva di 198 mila euro.

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