Oggi è la Giornata dell’Unità Nazionale, un momento solenne in cui ricordiamo il lungo e difficile percorso che ha portato alla nascita dell’Italia unita. È un’occasione per riflettere sul valore della nostra coesione e sulla forza di un popolo che, superando divisioni e difficoltà, ha costruito un’identità comune basata su principi di uguaglianza, solidarietà e giustizia sociale.
L’Unità d’Italia non è solo una conquista storica, ma un valore da difendere ogni giorno. Non possiamo permettere che venga erosa da riforme che rischiano di ampliare le disuguaglianze tra i territori, trasformando il nostro Paese in una nazione frammentata, dove i diritti fondamentali non sono più garantiti in modo uniforme.
Ci troviamo di fronte a una sfida che mina i principi fondanti della nostra Repubblica: l’autonomia differenziata. Questa riforma, voluta dal governo di destra, crea un’Italia divisa in due, in cui le opportunità di istruzione, sanità, trasporti e lavoro dipendono sempre più dalla ricchezza delle singole regioni, anziché da una visione nazionale capace di garantire pari diritti a tutti i cittadini, da Nord a Sud.
L’Italia ha già vissuto sulla propria pelle le conseguenze di politiche che hanno accentuato le differenze territoriali. La pandemia ci ha dimostrato quanto sia essenziale avere un sistema sanitario pubblico forte e coeso, capace di rispondere in modo equo ai bisogni di tutti. Se le regioni più ricche potranno trattenere per sé una quota maggiore di risorse, le regioni più deboli rischieranno di essere lasciate indietro, con ospedali meno attrezzati, scuole con meno fondi e infrastrutture più carenti. Questo significa negare a milioni di italiani la possibilità di costruirsi un futuro dignitoso.
Non possiamo accettare che l’idea stessa di Italia venga messa in discussione. L’autonomia, se usata in modo distorto, può diventare uno strumento per frammentare il Paese e accentuare le disuguaglianze. Dobbiamo ribadire con forza che i diritti fondamentali, come la salute, l’istruzione e la mobilità, non possono essere oggetto di trattative regionali: essi appartengono a tutti gli italiani, indipendentemente dal luogo in cui vivono.
La nostra Costituzione ci ricorda che l’Italia è «una e indivisibile», e questo principio deve rimanere il faro delle nostre scelte politiche. Non possiamo permettere che interessi particolari mettano a rischio il bene comune. È compito di tutti – cittadini, istituzioni e associazioni – vigilare affinché il nostro Paese rimanga unito, solidale e capace di garantire pari opportunità a ogni persona.
Oggi, in questa Giornata dell’Unità Nazionale, celebriamo non solo il passato glorioso della nostra storia, ma ci impegniamo a costruire un futuro in cui l’Italia resti unita, forte e giusta per tutti.
Robbiano Laura – PRC
Ti è piaciuto questo articolo? Offrici un caffè con Ko-Fi

Segui il moscone su Telegram per ricevere una notifica ogni volta che viene pubblicato un nuovo articolo https://t.me/ilmoscone
Sempre puntuale e analitica