Omnibus: bevute natalizie

La sera del 21 dicembre si è svolta la riunione del Consiglio Comunale e quel che resta della maggioranza ha bevuto alla grande. No, non erano le bollicine per brindare all’imminente ricorrenza natalizia, ma l’acqua della fontana del sale in piazza Dellepiane. Una delibera molto importante (che, guarda caso, farebbe pagare più tasse ai novesi) non ha ottenuto il consenso. La colpa dell’aumento di spesa, secondo colui che “tutto puote”, sarebbe dell’amministrazione precedente (la colpa è sempre del diavolo) e non già dell’incapacità di decisione cumulata in diciotto mesi di latitanza. Mesi tutti spesi a discutere sulle nomine e gli incarichi decretati da Cabella, ma decisi… altrove. La granitica maggioranza (qui, volendo si può anche ridere), come si dice in gergo: è andata sotto. Ora potrebbe anche non avere consenso nemmeno per l’approvazione del Bilancio 2021 che, ingenuamente, il neo Assessore al Bilancio (che da foresto non conosce bene chi l’ha nominato) aveva previsto di portare all’attenzione del Consiglio prima della fine dell’anno. Roba da dimissioni immediate, ma al momento Cabella, pardon, il nipote resiste. Anche questo evento sarà colpa degli altri, i diavolini… ma i cavoli sono di quel che resta della maggioranza, che dovrebbe (il condizionale è d’obbligo) governare. L’unico effetto è che l’approvazione del bilancio è stata rinviata (e sui rinvii il Sindaco è un esperto), insomma la crisi è manifesta, se ne facciano una ragione galoppatori e galoppine/i.

Il capo dei fuor usciti dalla Lega, il Mungitor cortese, ha proposto a Cabella un nuovo rimpasto, condizione per poter “tirare avanti” (meglio per tirare a campare, e anche su questo Cabella è un esperto). Un “papocchio” con tutti i partiti presenti in Consiglio Comunale, opposizione compresa, in una Giunta di “salute pubblica”. Un rassemblement che farebbe ridere l’Italia, da Trieste in giù. Sulla salute pubblica, a maggior ragione di questi tempi, non si discute. Il problema è che per il virus nostrano non esiste vaccino (le Società produttrici dei vaccini interpellate hanno dichiarato che: “non esiste soluzione, qui non si tratta di debellare il Covid 19”).

In ogni caso Babbo Natale, ignaro di quanto è successo, il 21 dicembre ha portato i regali ai solerti amministratori novesi.

Al Borgomastro, più di un regalo, il libro: “Come elaborare i bilanci comunali in pochi giorni e vivere felici”. Il ricevente, però, dicono sia rimasto deluso e pare abbia sbottato:“tanto non è più affar mio”. Molto gradito, invece, il dono … della parola.

Si dice peraltro che Cabella soffra di incubi: pare che l’attuale Maire da mesi riceva in sogno il mitico Sindaco (Pagella, sia chiaro, da non confondersi per assonanza dei cognomi) che ripete sempre solo tre parole: “…azzo ha detto?”. Per gli incubi, però, Babbo Natale non è attrezzato e non ha trovato rimedi (mica fa i miracoli).

Al giovane, nonché potente rampante, è stato donato un cagnolino, da portare a spasso insieme a quello del felicemente trombato Dolcino. Il biglietto augurale (al quale associamo i nostri più fervidi auspici) diceva: “…qualora le cose dovessero andar male …”. Pare che il giovane si sia immediatamente toccato le parti basse. Gli è stato recapitato anche un secondo libro dal titolo: “Puoi riprovare a fare il Sindaco di Merana”.

A Diego delle Palle, ormai affetto dal gomito del selfista (lesione cronica causata da uso eccessivo di apparecchi elettronici), un album fotografico nel quale inserire tutti gli autoscatti dal giugno 2019 ad oggi, a futura memoria. Comunque pare verrà insignito del premio internazionale “Selfista dell’anno” dalla nota organizzazione mondiale “Selfie and go”, con la seguente motivazione: “…dorme con gli stivali, il badile vicino al letto e lo smartphone nella tasca del pigiama, sempre pronto a farsi auto-immortalare”. 

Al Mungitor cortese, ormai cane sciolto, per l’appunto un cane da compagnia, da menar per l’aia, e il noto best seller, edito in unica copia su carta da macellaio, dal titolo: “A te niente, così è se ti pare”, autore un anonimo e potente giovane novese. La versione filmata del libello, che ha il pregio di rinnovarsi continuamente, va in onda in streaming ad ogni seduta del Consiglio comunale (ancora per poco si spera).

All’ex Assessore Cuccuru, è stata donata una voluminosa raccolta di tutte le sue interviste, lettere aperte, interventi in Consiglio comunale, conferenze stampa, ecc. ecc. … Il corposo tomo ripercorre gli svariati passaggi delle sua gesta da quando portava i pantaloni corti, le corse ardite da un partito all’altro, compresi i salti acrobatici da sinistra a destra. La vita di un vero equilibrista, interrotta solo dalla recente caduta che parrebbe avergli bloccato la carriera (ma, secondo le sue dichiarazioni, non si tratterebbe di una caduta: sarebbe stato spinto, non prima che fosse state tolta la rete di protezione e sicurezza).

All’Assessore all’urbanistica è arrivata una guida veloce della città, in modo che possa cominciare a conoscerla (ma, come dice il Sommo Primo novese, meglio Assessori foresti, che, evidentemente, meno sanno della città e meglio è, così comanda sempre lo stesso – da non confondersi con il Sindaco -). L’opera, in quaranta volumi, con Qr Code, potrà esserle molto utile per trovare la strada dell’ufficio. Però per leggerla e impararla tutta ci vorrebbero molti anni, ma forse non c’è più tempo.

All’Assessore Franco di Serravalle, francamente, bisogna dirlo, sempre presente nella città (di Serravalle, si intende), è stato recapitato, a futura memoria, il Manuale delle Giovani Marmotte, sottotitolato: “Da grande farò l’Assessore agli affari sociali e alla sicurezza”. Allegato in appendice un trattatello, sempre a cura delle Giovani Marmotte:“L’Assessore è un pubblico ufficiale e se dice che non si devono fare sanzioni, commette un illecito”. Dura lex, sed lex.

Infine, per gli Assessori ultimi arrivati, il pamphlet dal titolo: “Ma chi te l’ha fatto fare?”, disponibile anche in versione audio, così da poterlo ascoltare durante gli spostamenti verso Novi.

Al Presidente del Consiglio Comunale un pallottoliere, per contare i voti in Consiglio, lui sa il perché!

L’Alcalde novese pare sia tuttora adirato con Babbo Natale e abbia confidato durante il pranzo del 25, che pare gli sia rimasto sullo stomaco, forse per colpa dell’unico invitato, un solo parente esterno, che, ovviamente, ha deciso il menù: “Se lo avessi saputo, non gli avrei rilasciato il permesso di libera circolazione sul nostro territorio”. Dunque abbiamo rischiato: se così fosse stato, a Novi non avremmo avuto neppure Père Noël … A testimoniare la festa natalizia, sarebbero rimaste solo le palle di Diego (con tutto quello che sono costate …).

Il malalingua

P.S.: intanto la querelle tra il giovane pimpante e l’ex Assessore Cuccuru è continuata. Ancor prima di Natale, su Panorama di Novi è stata pubblicata un’intera pagina di botta e risposta tra i due, che sinceramente non abbiamo letto (“du’ p…izze”, avrebbe detto la compianta Anna Marchesini); è bastato scorrere l’occhiello in apertura degli articoli: “Una brutta pagina per la città”. Scritto da Panorama, appunto … pensato da Vernetti?

Ora si è aggiunta un’altra pagina, ancora più brutta. Sarà meglio voltare del tutto pagina.

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il Malalingua

Un commento su “Omnibus: bevute natalizie

  1. Nel Medioevo, al tempo delle lotte dei Guelfi e dei Ghibellini all’interno dei Comuni, venne introdotta la figura del PODESTÀ che veniva da fuori proprio per essere imparziale. Poi col tempo i Podestà vennero completamente invischiati nelle politiche cittadine e la “presunta” imparzialità andò a farsi benedire.
    La figura venne rispolverata poi dal Fascismo che sostituì i Podestà ai Sindaci per imporre il proprio controllo ovunque.
    Viene da pensare che la Novi del cambiamento possa trovare una sorta di collocazione tra Medioevo e Ventennio. È un’ipotesi da Malalingua, ma chissà…

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